Trattare i disturbi del sonno con la Passiflora incarnata

Rinomata per le sue proprietà rilassanti e sedative, la passiflora è una pianta utilizzata in omeopatia per combattere i disturbi del sonno. Tuttavia, per un'efficacia terapeutica ottimale, è necessario rispettare alcuni principi di utilizzo.

Originaria degli Stati Uniti meridionali e del Messico, la passiflora è una pianta rampicante che gli Aztechi utilizzavano già per le sue proprietà sedative. Ricerche successive hanno dimostrato che la passiflora agisce effettivamente sul sistema nervoso centrale, dando così al soggetto stressato una sensazione di calma. La passiflora è quindi altamente raccomandata per combattere i disturbi del sonno e la tensione nervosa grazie a tutti i suoi principi attivi. In omeopatia, la pianta si presenta in diverse forme farmaceutiche, ognuna con il proprio dosaggio.

Sostanze attive

La Passiflora incarta è l'unica specie del genere passiflora che viene utilizzata come sedativo e antidepressivo. La pianta contiene alcaloidi noti per la loro azione soporifica, analgesica e antispasmodica, oltre al maltolo, un composto organico noto per le sue proprietà antidepressive.

La passiflora incarnata è utilizzata principalmente in omeopatia per combattere l'insonnia. Pertanto, consente al soggetto nervoso, ansioso e irrequieto di trovare un sonno ristoratore. Può anche essere usato per combattere l'eretismo cardiaco in quanto aiuta a ridurre la tensione e l'ansia. Infine, la Passiflora incarta è un ottimo sostituto dei tranquillanti di origine chimica grazie alla sua efficacia contro lo stress e la depressione lieve.

Dosaggi consigliati

In omeopatia, la Passiflora incarnata si presenta in diverse forme. Esistono dosi di granuli e globuli a base di lattosio e saccarosio, gocce e fiale orali che sono soluzioni idroalcoliche e triturazioni orali in polvere che contengono solo lattosio. Per un'efficacia ottimale, è importante scegliere una diluizione appropriata. Infatti, più cronica è la malattia, minore dovrebbe essere la diluizione, poiché in questo caso si tratta di trattare un organo malato e non l'intero corpo.

Per combattere l'insonnia e il nervosismo, si consiglia di assumere 5 granuli di Passiflora incarnata 5 CH due volte al giorno. Diluizioni più elevate, invece, combattono efficacemente le patologie nervose. Si consiglia quindi di optare per l'assunzione da 3 a 5 granuli di Passiflora incarnata 9 CH, tre volte al giorno. Per un'azione ottimale, si consiglia di assumere il rimedio 15 minuti prima di coricarsi, ma la dose può essere ripetuta al risveglio notturno. Le diluizioni più basse (da 1 a 3 CH) possono essere somministrate a lungo termine per combattere l'insonnia e l'ansia grave. In questo caso, spetterà al medico curante stabilire il dosaggio più appropriato nonché la durata del trattamento in base alla gravità dei sintomi.

Emma - 32 anni

Appassionato di Omeopatia e Medicina Alternativa

Sommario

Oltre a indurre un sonno ristoratore, la Passiflora incarnata può essere utilizzata anche durante i risvegli notturni per aiutare l'insonne ad essere meno irrequieto e a riaddormentarsi più facilmente.

  1. Sostanze attive
  2. Dosaggi consigliati

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