L'Iris minor è un rimedio omeopatico a base di una pianta originaria degli Stati Uniti, che cresce principalmente negli stati dell'Oregon e di Washington. Si tratta dell'iris americano, una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle iridaceae. Per realizzare il rimedio omeopatico, la tintura madre viene estratta dai rizomi della pianta. I rizomi dell'iride vengono trasformati in una polvere che verrà poi utilizzata nella composizione di profumi e prodotti cosmetici. In omeopatia, l'Iris minor, nota anche come Iris tenax, viene utilizzata per le sue virtù terapeutiche in gastroenterologia.
L'iris
minor è un rimedio adatto per i disturbi digestivi e in particolare per il trattamento dell'appendicite acuta. Questa patologia si manifesta come dolore intenso nella regione dell'appendice vermicolare, intorno all'ileo e al cieco. La persona che soffre di una tale malattia è stitica e ha la bocca secca. A volte ha la febbre e vomita. Tutti questi sintomi dovrebbero scomparire entro i primi giorni di trattamento. Se l'appendicite acuta non viene trattata in tempo, può svilupparsi in una forma di peritonite, che è una condizione infiammatoria che colpisce la membrana che ricopre l'addome. Pertanto, l'iride minore può essere utilizzata anche per trattare l'insorgenza della peritonite se diagnosticata in tempo. Il rimedio omeopatico Iris minor aiuta anche a calmare le ulcere gastriche che spesso derivano da un'elevata acidità gastrica.
Dosaggi consigliati
In caso di appendicite acuta, si raccomandano basse diluizioni da 4 CH a 9 CH del rimedio omeopatico Iris minor. Il medico omeopata imposterà la dose più appropriata per ogni caso osservando attentamente le manifestazioni della malattia in un paziente. Generalmente, per curare i dolori di stomaco e rimediare al problema dell'acidità gastrica, vengono prescritti 5 granuli di Iris minor 5 CH, da assumere tre volte al giorno. Al culmine degli attacchi, soprattutto in caso di vomito abbondante e dolore lancinante allo stomaco, assumere immediatamente 5 granuli di Iris minor 9 CH. Ripetere il trattamento tutte le volte che è necessario fino a quando i sintomi non sono più sopportabili.